sabato 21 settembre 2013

Rosario Livatino, non un giudice ragazzino, ma un grande uomo

La mattina del 21 settembre 1990 veniva ucciso Rosario Livatino.

Rosario Angelo Livatino
Una figura umana e professionale di grandissimo valore, non per niente la Mafia per arrestare l'impegno dell'incorruttibile magistrato decise di eliminarlo.
Si affida il ricordo di questo straordinario italiano alle parole attualissime del giudice Paolo Borsellino.

Si può leggere sul web su Livatino:
la biografia (dal sito Giustizia carità);
Lo scomodo "giudice ragazzino" che aveva infastidito Cossiga (dal sito Avvocati senza frontiere)
le parole di Cossiga nel giorno dell'assassinio il 21 settembre 1990;
Nando Dalla Chiesa: "Sarò onesto, Cossiga non mi mancherà";
la riedizione degli scritti del magistrato: "Non di pochi, ma di tanti" (sottotitolo Riflesioni intorno alla giustizia) di Rosario Angelo Livatino;
l'intervento di Livatino durante la conferenza "Fede e diritto" (dal sito www.giustiziacarita.it);
l'intervento di Livatino nella conferenza nel 1984 "Il ruolo del giudice nella società che cambia" (dal sito solfano.it)
.

domenica 18 agosto 2013

A CHI ESITA (Bertolt Brecht)


 (Traduzione: "L'unica lotta che si perde è quella che si abbandona")
Dici:
per noi va male. Il buio
cresce. Le forze scemano.
Dopo che si è lavorato tanti anni
noi siamo ora in una condizione
più difficile di quando
si era appena cominciato.

E il nemico ci sta innanzi
più potente che mai.
Sembra gli siano cresciute le forze. Ha preso
una apparenza invincibile.
E noi abbiamo commesso degli errori,
non si può negarlo.
Siamo sempre di meno. Le nostre
parole d’ordine sono confuse. Una parte
delle nostre parole
le ha stravolte il nemico fino a renderle
irriconoscibili.

Che cosa è errato ora, falso, di quel che abbiamo detto?
Qualcosa o tutto? Su chi
contiamo ancora? Siamo dei sopravvissuti, respinti
via dalla corrente? Resteremo indietro, senza
comprendere più nessuno e da nessuno compresi?

O contare sulla buona sorte?

Questo tu chiedi. Non aspettarti
nessuna risposta
oltre la tua.

Bertolt Brecht, “A chi esita”
Traduzione di Franco Fortini
(Via Roberto Andò)