domenica 1 novembre 2009

DESERTIFICAZIONE CULTURALE E DEGENERAZIONE DELLA DEMOCRAZIA

Fonte
Corriere della Sera 12 dicembre 2008

«Relativismo, una maschera del nulla»
Oggi l' «incultura dell' optional» mette tutto sullo
stesso piano, dalla pornografia alla fede


di CLAUDIO MAGRIS

[La degenerazione della democrazia si rivela in] una politica che
ha abdicato a ogni visione del mondo e si è ridotta a mera gestione
- talora a indebita appropriazione - dell' esistente, declassando la
democrazia a «dittatura dell'opinione pubblica manipolata che legittima
ogni forma di demagogia posta al servizio degli interessi dominanti sul
piano economico e finanziario» [1].

È un ritratto perfetto dell' Italia di oggi.

Alle classi tradizionali è subentrato un gelatinoso «ceto medio» che non
ha nulla della classica borghesia e che produce e consuma - scrive Perlini riprendendo un'osservazione di Goffredo Fofi - una colloidale «cultura media» che avviluppa come un chewing gum i giornali, l'università, la televisione, l'editoria, il dibattito intellettuale, livellando ed equiparando tutti i valori in una melassa sostanzialmente uniforme e
facilmente digeribile, che smussa ogni reale contraddizione e scarta o
disarma ogni elemento capace di mettere realmente in discussione
l'ordine imperante - ogni scandalo e follia della croce, per citare
il Vangelo.


Questa medietà non è la modesta e onesta tappa in cui quasi tutti noi
mediocri siamo ovviamente costretti a fermarci nel cammino verso l'alto,
ma è la totalitaria eliminazione di ogni tensione fra l'alto e il basso,
l' ordine e il caos, la vita e la morte, il senso e il nulla.
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(1) Le frasi tra virgolette sono tratte dal fascicolo “Verità relativismo
relatività” (ed. Quodlibet), curato da Tito Perlini, autore
dell'affascinante saggio che lo apre; tale fascicolo compone il
numero pubblicato nel dicembre 2008 dell' «Ospite ingrato»,
rivista del Centro studi Franco Fortini.

Interprete e seguace del marxismo critico della Scuola di Francoforte,
sulla quale ha scritto pagine fondamentali, è figura intellettuale di
rilievo nella sinistra minoritaria italiana e aperto a
quell' «assolutamente Altro» di cui parlava Horkheimer, Perlini è
una delle intelligenze che hanno capito più a fondo le trasformazioni
epocali degli ultimi decenni.

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