sabato 31 ottobre 2009

GRANDE FRATELLO E LA DESERTIFICAZIONE CULTURALE





I due video sono in par condicio

commento di Paola Borraccino

Il fatto che ci vengano ammanniti programmi come
il Grande Fratello è la prova evidente che c'è un chiaro
progetto di tenere il popolo ignorante in senso assoluto.

Ignorante nel senso di sopraffatto da una mole enorme
di dati in cui il nome della velina di turno si
confonde insieme ad una notizia di un attentato in Iraq.

Ignorante perché solleticato nei suoi istinti beceri.

Ignorante perché si diverte come un bambino con il
teatrino delle marionette e non capisce che c'è qualcuno che
dietro tira i fili.

I mezzi di distrazione di massa sono il braccio armato
di un regime strisciante nel mondo occidentale.
(Tra gli altri fatti, c'è da riflettre su quello che sta
succedendo in Francia rispetto al figlio di Sarkozy,
censura inclusa).

Il tutto mentre l'Europa ha più di 5 milioni
di disoccupati in più.

RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA LIBERTÀ

LA CULTURA È L'UNICO BALUARDO AL DEGRADO.

Chi vuole asservire un popolo deve instupidirlo,
trattarlo come un bambino, presentandogli le ombre
proiettate sulla parete della caverna come la realtà.

Il nostro intelletto è in catene e noi
siamo sedati.

Iniziamo a rompere le catene e a disintossicarci
non vedendo ignobili trasmissioni televisive e stando
attenti affinché la scuola rimanga luogo di cultura,
in cui i ragazzi maturino uno spirito critico.

La conoscenza è la prima forma di libertà.

E vale la pena sicuramente alzare il deretano dal divano
per scoprire che è meglio essere protagonisti di una
giornata, magari un po' banale, ma vera e nostra,
piuttosto che spettatori imbambolati da uno
spettacolo finto.

Oltre tutto abbiamo "circenses" ma non il "panem".

Persino gli schiavi nell'antichità avevano diritto
ad un tozzo di pane ed un tetto. Per legge.

Tiriamo le conseguenze.

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